La passione di Cristo (The Passion of the Christ)
è un film del 2004 scritto e diretto da Mel Gibson.
Il film è stato interamente girato in Italia.
II film è stato interamente lavorato in Italia, con un cast in prevalenza composto da attori italiani. Gli esterni del film sono stati girati in Basilicata nelle città di Matera[3] e Craco, paese fantasma della provincia materana.[4] Gli interni del film presso gli studi di Cinecittà a Roma.[4] Le riprese del film si sono svolte tra il 4 novembre 2002 al 13 gennaio 2003; il suo budget è stato di 30.000.000 $.
Sono molti gli aneddoti che girano attorno alla lavorazione del film, avvenuta su un set blindato, nel freddo inverno. Il coinvolgimento emotivo e spirituale è stato forte anche da parte di chi non si potesse dire credente: si parla di conversioni come quella dell’attore Pietro Sarubbi (Barabba), che ha dichiarato di aver abbracciato il cristianesimo proprio sul set della pellicola[5].
L’interprete del Cristo, l’attore cattolico statunitense James Caviezel, è stato assistito per tutte le riprese da un sacerdote; nelle pause di lavorazione recitava il rosario, per trarre ispirazione. Nella maggior parte delle scene nel film dove vi è Gesù morente sulla croce, l’attore Jim Caviezel è stato sostituito con una fedele ricostruzione robotica del valore di circa 350.000 $. Un eccellente “lavoro in ecopelle” in modalità “animatronic” (animazione elettronica) per muovere la testa e gli arti, ansimare e far uscire fiotti di sangue.
Un vero gioiello tecnologico, creato dal maestro degli effetti speciali Keith Vanderlaan, aveva già esibito le sue truculente qualità in altri film come Dracula e Hannibal[6]. Caviezel ha comunque girato le scene sulla croce, ma solo quelle dove recitava. Tra l’altro girò quelle scene che era pieno inverno e c’erano a malapena 5 gradi a Matera e un forte vento e gli costò ipotermia e polmonite. La ricostruzione robotica è stata usata per il momento dell’inchiodamento alla croce e per le riprese in cui Cristo non dialoga, per le scene d’effetto.
Nella scena in cui il primo chiodo viene puntato nel palmo della mano di Cristo e inchiodato, la mano dell’inchiodatore è quella di Mel Gibson. È sempre la mano di Mel Gibson che aiuta ad alzarsi Monica Bellucci/Maria Maddalena nella scena in flashback della lapidazione. Per la flagellazione invece è stato appliccato un accurato make-up sul dorso e torace dell’attore, in modo da avere l’effetto della carne lacerata dalle fruste munite di uncini (flagelli) dei soldati più realistico possibile, anche se durante l’esecuzione del flagello gli interpreti dei soldati romani simulavano con le fruste (prive di uncinetti sulle corde) di colpire il dorso di Caviezel, successivamente durante la post produzione tramite la CGI sono stati applicati sia gli uncinetti alle corde delle fruste nel momento del colpo, che l’effetto dei tagli sulla pelle dell’attore. Curiosità vuole che l’attore Jim Caviezel, oltre ad avere le stesse iniziali di “Jesus Christ”, girò il film all’età di 33 anni, che stando ai riferimenti religiosi sarebbe l’età della morte di Gesù.
- 2005 – Premio Oscar
- Nomination Migliore fotografia a Caleb Deschanel
- Nomination Miglior trucco a Keith VanderLaan e Christien Tinsley
- Nomination Miglior colonna sonora a John Debney
- 2005 – Broadcast Film Critics Association Award
- Nomination Miglior film popolare
- 2004 – National Board of Review Award
- Premio per la libertà di espressione
- 2004 – MTV Movie Award
- Nomination Miglior performance maschile a James Caviezel
- 2004 – Satellite Award